#23 - LA NORMATIVA

Le norme che caratterizzano il bromografo riguardano principalmente le lampade UV che, a causa della radiazione ultravioletta, vanno trattate con estrema attenzione.


Per quanto riguarda le norme UNI EN ISO troviamo:

EN ISO 15858:2016: specifica i requisiti minimi di sicurezza per coloro che utilizzano dispositivi con lampade UV-C.


Per quanto riguarda le norme CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano:

CEI EN 61195: specifica le prescrizioni di sicurezza delle lampade fluorescenti a doppio attacco.




#22 - UN MANUALE D'USO

Come utilizzare un bromografo? Vediamo un piccolo manuale d'uso, che permetterà a tutti di imparare a usare lo strumento in questione.

1. Aprire il bromografo e poggiare la basetta presensibilizzata di rame dal lato fotosensibile ai raggi UV;

2. Sovrapporre il master fissandolo con nastro adesivo, successivamente pressarlo bene;

3. Coprire con un foglio di alluminio;

4. Azionare il timer e chiudere il bromografo;

5. Esporre ai raggi UV dai 5 ai 10 minuti;

6. Estrarre  la basetta controllando che sia avvenuta l'incisione.




#21 - NEI FUMETTI

Avventuriamoci nel mondo dei fumetti, quale supereroe possiamo affiancare al nostro bromografo? Non mi viene in mente granché e a voi? 
Cerchiamo allora tra i cattivi... Certo! Sicuramente Doctor Light, il supercattivo in grado di manipolare la luce e sfruttarne le radiazioni. Gli studi sulla luce, infatti, hanno permesso al Doctor Light di creare armi degne di nota basate sulle caratteristiche della luce stessa, comprese, tra le altre, proiettori di luce solida, pistole a fotoni, generatori di illusioni. Sebbene un tempo queste armi avessero prevalentemente la forma di pistole a raggi o altri strumenti di questo tipo, successivamente Light ha incorporato molta di questa tecnologia in microcircuiti impiantati nel suo costume. 







Link:



#20 - IL MARCHIO

Come già raccontato nello STEP #11, l'azienda principale nel nostro territorio che produce bromografi è la Comec Italia.


Qui sotto è riportato il "Bromografo UV BR 50 M".



#19 - L'ABBECEDARIO



 

 A come "Alluminio", indispensabile per permettere l'omogenea propagazione dei raggi UV

 B come "Basetta presensibilizzata", dove viene stampato il circuito

 C come "Circuito stampato", elemento prodotto dal bromografo

 D come "Disegno diretto", alternativa alla fotoincisione per realizzare circuiti stampati

 E come "Elettronica", la scienza su cui si basa il bromografo

 F come "Fotoincisione", la tecnica su cui si basa il bromografo

 G come "Gie-Tec GmbH" azienda produttrice di bromografi 

 H come "Herschel" l'inventore della cianotipia, processo in cui il bromografo è fondamentale

 I come "Immagine", del circuito che viene stampata sulla basetta

 L come "Lampada", elemento essenziale del bromografo

 M come "Master", è la raffigurazione del circuito fatta tramite CAD

 N come "Novecento", è appunto durante il 1900 che si sviluppa il bromografo

 O come "Ozono", alcune lampade per il bromografo prendono il nome di "generatrici di ozono"

 P come "Purezza" del vetro di quarzo per permettere la trasmissione della luce UV

 Q come "Quarzo", le lampade sono fatte di vetro di quarzo

 R come "Rame", elemento principale delle basette

 S come "Scanner", per costruire autonomamente un bromografo è un elemento indispensabile

 T come "Timer", di cui sono muniti alcuni bromografi

 U come "UV", i raggi che permettono l'incisione del circuito

 V come "Vetro", parte dello strumento

 Z come "Zinco", alcune lastre di incisione per il bromografo sono fatte di zinco

#18 - IL FRANCOBOLLO

I francobolli riportati rappresentano l'evoluzione delle lampadine: dalla vecchia ad incandescenza, all'alogena, per poi passare alle moderne ed efficienti lampadine a LED.

Ho deciso di dedicare il post alle lampadine perché le più vecchie, come quelle ad incandescenza, presentano la criticità dell'emissione dei raggi ultravioletti, il fenomeno su cui si basa il funzionamento del bromografo.


  • "The Incandescent Gas Lamp", francobollo austriaco emesso il 13-10-2012 che rappresenta Carl Auer Von Welsbach, inventore della lampada ad incandescenza a gas ed elettrica.










#17 - I BREVETTI

In questo post ci immergiamo negli archivi di Espacenet per capire i primi passi nella storia del bromografo.

Uno dei primi brevetti riguardanti il bromografo risale al 1916:
Brevetto: CH73202A 
Titolo: Vorrichtung zur Herstellung von photographischen Bildern auf einem Papierband (Dispositivo per la produzione di immagini fotografiche su nastro di carta).
Inventore: BROMOGRAPH ACTIEN-GESELLSCHAFT [DE]
Data di pubblicazione: 01-09-1916

                               

Un altro brevetto risale al 1922:
BrevettoFI8812A 
Titolo: Anordning att framställa fotografiska bilder på en pappersremsa (Dispositivo per la produzione di immagini fotografiche su una striscia di carta).
Inventore: BROMOGRAPH ACTIENGESELLSCHAFT [DE] + THEODOR BUSAM [DE]
Data di pubblicazione: 20-01-1922







#16 - ANATOMIE

In questo post vediamo due viste dei principali bromografi: a faccia singola e a doppia faccia.  Queste ci permettono di vedere le diverse componenti e il loro montaggio.


Bromografo "fai da te" a faccia singola


Legenda:

  1. Timer;
  2. Scatola in legno o vecchio scanner;
  3. Foglio di alluminio (che permette l'omogenea propagazione dei raggi UV);
  4. Tubi neon;
  5. Lastra in vetro;
  6. Foglio di plastica trasparente;
  7. Coperchio.
Progetto effettuato con "Rhino".



Bromografo a doppia faccia


#15 - I NUMERI

 Ecco alcuni numeri caratteristici del bromografo: 

  • 2: nel bromografo a doppia faccia abbiamo le lampade UV su due lati;

  • 5: i minuti minimi in cui il bromografo deve rimanere acceso per permettere l'incisione sulla basetta presensibilizzata, (ciò vale per un bromografo "fai da te");

  • 50: euro, il costo medio per costruire un bromografo in modo amatoriale;

  • 90: la percentuale che garantisce il vetro di quarzo a livelli di trasmissione UV;

  • 352: i nanometri della lunghezza d'onda della luce ultravioletta del bromografo;

  • 1916: anno in cui è stato depositato il primo brevetto.



#14 - LA TASSONOMIA

La tassonomia (dal greco: τάξις, tàxis, ordinamento e νόμος, nòmos, norma o regola) è la disciplina che si occupa della classificazione gerarchica di esseri che siano viventi o anche inanimati.

Per capire meglio il bromografo vediamone un albero tassonomico.




#13 - LA PUBBLICITA'

La pubblicità presentata nel Gebrauchsgraphik vol.3, n°4 dell'Aprile 1926 vuole promuovere il bromografo nel campo della fotografia, dove la macchina è utilizzata per lo sviluppo multiplo e la stampa di fotografie da un negativo su un rotolo di carta continuo.




L'industria Dupleco Milano in questo volantino vuole pubblicizzare diverse macchine, tra cui il bromografo.





#12 - NEL CINEMA

Spostiamoci nel campo cinematografico e concentriamoci sui circuiti stampati, poichè la loro produzione è l'obiettivo finale dell'uso del bromografo.

Explorers è un film di fantascienza del 1985, diretto da Joe Dante, in cui un gruppo di ragazzi costruisce un'astronave e stabilisce un primo contatto con alcuni extraterrestri. 
Significative sono le scene in cui Ben, un ragazzino appassionato di fantascienza, sogna di volare su schemi di circuiti stampati.

https://youtu.be/eJuy7LTBJk0


Oltre ai circuiti stampati, abbiamo visto che di notevole importanza sono le lampade ultraviolette.

Queste assumono un ruolo fondamentale nel film horror "Lights  Out - Terrore nel buio" diretto da David F. Sandberg nel 2016.
Nel film la lampada UV permette ai protagonisti di vedere la presenza di Diana, ragazza rimasta uccisa e trasformata in un mostro, e alcune scritte significative sui muri.








#11- I COSTRUTTORI

Attualmente diverse aziende producono bromografi, tra queste citiamo Gie-Tec GmbH e Comec Italia.

Gie-Tec GmbH

La Gie-Tec GmbH è stata fondata nel 2008 da un management buy-out (MBO) ed è situata a Eiterfeld, Germania.
Si occupa principalmente di dispositivi e accessori per la produzione di circuiti stampati, custodie in profilato di alluminio e tecnologia di custodia da 19 pollici. 
L'area dei prototipi, quella interessata per la costruzione di bromografi, comprende dispositivi e materiali per la produzione di circuiti stampati individuali.

Qui sotto è riportato il modello Vakuum UV-Belichtungsgerat.



https://gie-tec.de/


Comec Italia

Comec Italia nasce nel 1970 a Cavaria in provincia di Varese, Italia ad opera della famiglia Baggini. 

La storia di Comec Italia attraversa gli ultimi cinque decenni lasciando un segno nitido e preciso: quello della tampografia, che in questi anni è diventata il mezzo per la personalizzazione di infiniti oggetti della nostra vita quotidiana.

Dopo un inizio in cui si valuta il mercato partendo sempre dal settore industriale e della stampa, si approda alla straordinaria tecnica della stampa a tampone: Comec infatti porta la tampografia in Italia e da più di 45 anni si occupa di allargare il mercato e sviluppare questa tecnologia nel modo migliore.

Qui riportato il modello BR35M.




https://comec-italia.com/it/


#EXTRA - LA CIANOTIPIA E IL BROMOGRAFO

Approfondiamo l'uso del bromografo e vediamo il suo legame con un curioso processo fotografico: la cianotipia.

La cianotipia, inventata nel 1842 da Sir John Herschel, è un processo fotografico alternativo che permette di impressionare immagini esclusivamente attraverso la luce UV. Il prefisso “ciano” indica chiaramente il tono che caratterizza le stampe.
Chiamata anche “blueprint”, la cianotipia deve la sua popolarità alla semplicità e all’economicità del suo procedimento. Questo processo si basa su alcuni sali di ferro, precisamente il Ferro Ammonio Citrato (verde) ed il Potassio Ferricianuro (prussiano rosso) che una volta mescolati assieme, sono molto sensibili e reagiscono di fronte ai raggi ultravioletti. Frapponendo un negativo tra la luce UV e un foglio di carta su cui è stata applicata la soluzione ai sali ferrici si produce un’immagine fotografica.


 Bromografo usato nella cianotipia



#28 - LA SINTESI FINALE